venerdì 22 gennaio 2010

Maybe, it's better just look

Probabilmente sono uno dei più controversi casi di riciclaggio politico della storia del mio ateneo.

Sono riuscito a passare dal respirare lacrimogeni in piazza al prendere posto alle riunioni del Consiglio di Amministrazione. E non sono nemmno entrato per la porta principale: quella mi era stata chiusa in faccia due anni fa, quando a termine delle elezioni studentesche sono stato decretato quale primo dei non eletti della mia lista.
Ho dovuto attendere che quello davanti a me rassegnasse le dimissioni per soppraggiunta laurea, per prendere il suo posto.
Dopo quasi due anni non si può dire che morissi dalla voglia.
Pur non essendo eletto, ho continuato a darmi da fare nei vari ambienti universitari (praticamente quasi ogni associazione mi conosce) e nel 2008, con la Grande Onda, mi sono tuffato a bomba in quella che considero la vera politica: quella partecipativa e autogestita dal basso. Quella della piazza.
I contatti con i rappresentanti non sono venuti meno: anzi, con le mobilitazioni si erano rafforzati. Si era venuta a creare quella flessibile alleanza fra movimento e rappresentanti capace anche di grandi successi, seppur paradossali (un cortgeo con forse 100 persone al mattino, seguito da un festone di oltre tremila persone che ha invaso l'intero edifico centrale).
In questi due anni ho sviluppato una certa diffidenza verso le cariche rappresentative. Ma sopratutto a capire i miei limiti. Non nego che possano portare a grandi risultati se nei posti giusti ci sono le persone giuste con le dietro chi li appoggia e con le quali ci sono contatti diretti. Ma sono io la persona giusta?

Non si può ancora rispondere, perchè dei meccanismi interni non so nulla. E' un mondo che per la prima volta vedo da vicino e senza filtri, e già dopo la mia prima riunione del Consiglio degli studenti mi pare assai noioso, macchinoso e sicuramente non adatto per una persona che si trova più a suo agio in un corteo che tra le scartoffie burocratiche.

Per il momento rimango ad osservare.